Il nome, di origine araba, trae in inganno. Non è, come potrebbe sembrare, una dama fuggita da chissà quale marito o padre tiranno, non una di quelle leggende che vivono nella fantasia popolare, ma la libera interpretazione e trascrizione di Ayn as Jafat (Fonte della Salute) che in "siciliano" diviene Ronnafuata e poi il nome attuale.
Le origini del castello sono invece più recenti del toponimo e risalgono, nel nucleo iniziale (la torre quadrata è uno di questi primi edifici), alla metà del XVII sec., quando il feudo di Donnafugata viene acquistato da Vincenzo Arezzo La Rocca. La costruzione viene continuamente rimaneggiata fino agli inizi del XX sec, quando Corrado Arezzo trasforma la facciata come oggi possiamo vederla.
L'aspetto esterno colpisce per l'elegante loggia in stile gotico-veneziano che troneggia al centro della facciata principale. Gli archi trilobati divengono il motivo ricorrente delle bifore di tutto l'edificio. |